ONDAVIDEO
Il numero di rassegne non si conta ormai più, così come non si contano più i numerosi progetti di internazionalizzazione messi in piedi sin dall’inizio: dai contatti con la Escuela Internacional de cine y TV (Avana, Cuba, 1986) alla rassegna Visioni d’America (1989), alla partecipazione di Ondavideo alla VII edizione del Festival di San Paolo del Brasile, Videobrasil, da cui nascerà l’idea di portare a Pisa una selezione delle opere lì presentate, che si realizzerà con Videobrasil. Rassegna di immagini dal cinema muto all’arte contemporanea (1990). E poi Video Glasnost (1991), con la continuazione delle esplorazioni di altre realtà video-televisive, ma anche la rassegna internazionale di musica nel video, I colori delle note (1994) o ancora Il museo elettronico (1993), con la rassegna internazionale di arte nel video e il punto sullo stato dei percorsi museali, prendendo come esempio la serie Découverte d’une oeuvre” prodotta dalla televisione francese la Sept sulle opere d’arte conservate al Musée d’Orsay di Parigi.
Ondavideo negli anni potenzia l’intera sfera progettuale, contribuisce alla pubblicazione di antologie e libri sulle arti elettroniche e investe le proprie energie anche nell’organizzazione di concerti, mostre, videoinstallazioni, percorsi interattivi, incontri di videoteatro, performance, spettacoli video-musicali, come il recente Otis – Vertical Tales di Økapi del 25 ottobre 2021 o manifestazioni composite, di cui Mediamorfosi 98 e il convegno sul fare artistico contemporaneo Arte tra azione e contemplazione (1998) sono la massima rappresentazione.
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Ondavideo 1985-2025
Segni di futuro. 40 anni di arti elettroniche a Pisa. La prima edizione di “Ondavideo” si è tenuta a Pisa nel 1985, con molte opere e tanti ospiti. La videoarte era ancora largamente sconosciuta all’epoca, e non solo nella nostra città. Quelle giornate tracciavano “segni di futuro”, e Ondavideo ha continuato a farlo finora, proponendo ...
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Videoarte in movimento
Martedì 29 luglio Ore 21.30 Shamisen_oise Improvvisazione Shamisen e elettronica di Cristian Maddalena Cristian Maddalena, compositore elettroacustico, aedo giapponese, suona e studia lo Shamisen nagauta. Creatore di mondi ancora in divenire, ha realizzato vari radiodrammi per il teatro di Radio di Rai 3 e i suoi lavori sono stati eseguiti in varie parti del mondo. ...
…Gianni Toti, Alfredo Di Laura, Alfredo Pirri, Mario Canali, Robert Cahen, Michel Chion, Woody Vasulka, Paolo Rosa e Studio Azzurro, Mario Iacona, Fabrizio Plessi, Giuseppe Baresi, Solange De Oliveira, Vittorio Fagone, Christian Boustani, Salvo Cuccia, Marc David, Alessandro Amaducci, Bruno Di Marino, Daniele Segre, Jem Cohen, Dominik Barbier, Marina Grzinic, Enrico Ghezzi, Dominique Smersu, Marco Gazzano, Michael Gaumnitz, Irit Batsry, Jem Cohen, Liliana Barchiesi, Michele Sambin, Pierangela Allegro, Ilaria De Carlo, Matias Guerra, Marco Colonna, Ursula Ferrara, Økapi, Alina Marazzi, Giacomo Verde, Alberto Grifi, Gene Youngblood, Anne-Marie Duguet, Wolf Vostell, Deidre Boyle…